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lunedì 27 maggio 2013

GHIANDOLA PINEALE STARGATE 2012

Ghiandola Pineale, Stargate 2012

Ritengo che questo argomento sia, specialmente in questi tempi finali, di importanza fondamentale. Cercherò di trattarlo nel modo più semplice possibile, anche se purtroppo non esaustivo, affinchè possa raggiungere tutti e far luce sull’incredibile potere dell’essere umano.
Di Chiara Fortunati


Un’utile premessa

L’universo manifesto è basato su polarità opposte, sulla dualità. Se c’è il bene c’è anche il male, se c’è la luce c’è anche l’oscurità, se c’è la nascita c’è anche la morte, e via dicendo. Non esiste un elemento che non abbia il suo antagonista. Parimenti, l’universo porta sempre con se la soluzione per neutralizzare eventuali squilibri. Possiamo affermare che l’economia dell’universo sia pari a zero per effetto di queste polarità contrastanti.

  Il contrasto presuppone una parte manifesta e una immanifesta reciprocamete contrapposte. Se il “male” è la parte manifesta (attaccamento alla forma e aumento dell’ego), il “bene” non manifesto (riduzione dell’ego, del desiderio e di ciò che è formale) affiorerà naturalmente con impeto proporzionale allo squilibrio. L’elemento positivo è indispensabile quanto quello negativo per garantire l’armonia, tutti e due appartengono alla stessa totalità. Lo yin e lo yang per dirla secondo la tradizione orientale.
L’organismo possiede in se stesso tutti gli elementi adatti a compensare gli squilibri che in esso si verificano, dagli anticorpi, agli ormoni, alle sostanze psicotrope. Così anche la creazione della ghiandola pineale è una conseguenza di questo spirito.
Nel misticismo il concetto di Dio è diverso da quello sostenuto dalle religioni occidentali. Per il mistico Dio è uno stato di coscienza, per il religioso è un’entità esterna con degli attributi. Nel primo caso l’uomo che ne fa esperienza può identificarsi con Dio, nel secondo non lo raggiungerà né conoscerà mai, in compenso, però, imparerà a sentirsi una vittima, un indegno. Il misticismo, in tutte le sue espressioni, afferma che Dio alloggia nel sé interiore di ogni uomo ed è possibile realizzarlo riconoscendolo con il giusto atteggiamento mentale, ovvero distaccandosi dai condizionamenti prodotti dall’ego ipertrofico. Ora, se Dio è uno status, una consapevolezza, cosa che può offuscarsi, va da se che uno “strumento” in grado di elevare lo stato di coscienza può essere utile per ristabilire la situazione primordiale. Ci sono buone ragioni per credere che questo strumento sia la ghiandola pineale. La scoperta degli ormoni pineali e l’analisi approfondita del lobo temporale del cervello documentano l’origine divina dell’uomo e la possibilità di tornare ad essere ciò che è sempre stato (ma che ha dimenticato di essere).
Non mi dilungherò in digressioni scientifiche o storico-religiose ma mi occuperò soprattutto degli aspetti meno noti e dei miti sopravvissuti al tempo “riscoperti” di recente dalla scienza ufficiale e non. Infine, delle pratiche conosciute con cui può essere evitata la progressiva atrofia della ghiandola fino alla ripresa della piena attività, se non addiruttura oltre.

Caratteri generali

Possiamo considerare la ghiandola pineale (o epifisi) il “congegno” più sofisticato che si trova nel nostro corpo. Si tratta di una ghiandola endocrina dalla forma simile ad una pigna ma poco più grande di un chicco di mais e la sua attività è prevalentemente notturna poiché influenzata dalla luce. Cartesio la definì la “sede dell’anima” nel XVII secolo e da allora gli studi proseguirono nella convinzione che fosse implicata negli equilibri della psiche. Situata al centro del nostro cervello, è collegata allo stesso da sofisticate reti neuronali ed è conosciuta soprattutto perché sovrintende e sostiene una moltitudine di funzioni vitali, tra le quali la regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia e dell’orologio biologico (crescita, sviluppo, maturazione sessuale). Infatti l’ormone che secerne primariamente è la melatonina, sostanza nota perchè associata appunto alla qualità del sonno e, in buona misura, anche al processo di invecchiamento. Della melatonina e dei suoi effetti parlerò specificamente più avanti.
In genere la produzione ormonale è massima, sia pur ridotta rispetto al suo potenziale, nei primi anni di vita per poi scemare gradualmente dopo i 12 anni fino a dimezzarsi verso i 45, limitandosi quasi esclusivamente alle funzioni sopra menzionate. Dopo il settimo anno di età vi si depositano spesso dei minerali (calcificazione) che la rendono visibile ai raggi X. Riceve informazioni sul mondo esterno dagli occhi, percependo luminosità e oscurità grazie agli impulsi trasmessi dalla retina ed elaborati dall’ipotalamo. Viene chiamata anche il “terzo occhio” poichè, secondo antiche credenze, una volta attivata diviene l’interfaccia con la nostra coscienza conferendo la “vista interiore”, cioè il dono di ripercorrere le precedenti esistenze e riepilogare il rapporto karmico che conduce alla reincarnazione, oltre alla capacità di identificarsi con il Principio vitale cosmico e di accedere ad una moltitudine di poteri psichici.
Per il suo fascino è da sempre oggetto di studi ma, anche per la sua complessità, le informazioni messe a disposizione dalla scienza ufficiale, trattano ancora superficialmente questo organo straordinario i cui poteri, nei millenni passati, venivano sapientemente utilizzati dalle civiltà più avanzate. Benefici oggi perduti assieme alla conoscenza di quei popoli. Tuttavia sono stati rinvenuti numerosi manufatti che narrano dei poteri del terzo occhio in tutte le culture antiche conosciute come, ad esempio, nella cultura egizia, nel buddismo e anche nel cristianesimo, dove esistono citazioni di filosofi e nei vangeli (apocrifi e non) sullo stato di illuminazione derivante dalla sua apertura. Non tutte le religioni e le filosofie hanno saputo cogliere il vero simbolismo legato alla ghiandola pineale e ispirarsi a questa antica conoscenza, così come la medicina ortodossa non si è mai preoccupata troppo di effettuare ricerche approfondite. Anticamente si credeva che queste speciali facoltà fossero riservate esclusivamente ad esseri superiori, illuminati, in contatto con Dio. Ma non è così.

Non solo melatonina

La melatonina è un trasduttore neurochimico e fu scoperta e isolata nel 1956 da Aaron Lerner. La sintesi della melatonina avviene nella ghiandola pineale, funzionalmente alla quantità di luce rilevata (anche in caso di cecità) attraverso gli occhipartendo da una sostanza che introduciamo con l’alimentazione: il triptofano. Grazie a enzimi specifici, questo viene convertito prima in serotonina poi in melatonina. La produzione di melatonina viene influenzata da un neurotrasmettitore, la noradrenalina, normalmente presente nel corpo in condizioni di luce e stress. Il noto effetto sedativo non è l’unico da prendere in considerazione, infatti, la melatonina, regola la produzione di altri ormoni, l’attività cellulare e la termoregolazione, stimola la produzione di anticorpi, combatte gli eccessi di colesterolo dannoso ed è un potente antiossidante.
Oggi si trova facilmente in commercio sottoforma di integratore (con effetti collaterali praticamente assenti) indicato soprattutto per contrastare l’invecchiamento oltre che a normalizzare gli effetti del jet lag. Ma i prodigi della melatonina non si fermano qui. Oltre ad essere impiegata nelle terapie di alcuni tumori, recenti studi scientifici sembrano dimostrare che determinate concentrazioni di questo ormone possono portare nel tempo ad uno stato di coscienza più elevato. Gli studi non sono ancora conclusi e potrebbe emergere molto altro ancora in futuro. Si può dire che, per il marketing e la medicina ufficiale, la melatonina sia l’ormone della giovinezza e del buon sonno, mentre, per il ricercatore spirituale, quello della consapevolezza.
Ovviamente è sempre stata vista come un ostacolo dalle aziende farmaceutiche produttrici di psicofarmaci che, trovandosi di fronte ad una sostanza priva di effetti nocivi e impossibile da brevettare perchè di origine naturale, hanno assistito, negli ultimi tempi, ad un notevole calo delle vendite. Per salvaguardare i propri interessi economici e mantenere il dominio su un’insieme di “automi malaticci”, non hanno quindi esitato a promuovere l’applicazione del Codex Alimentarius, uno strumento coercitivo che é entrato in vigore il 31 dicembre 2009 e che, tra le altre cose, ha messo progressivamente fuori legge gli odiati integratori.
Esistono altre sostanze prodotte della ghiandola pineale a cui si attribuiscono proprietà illuminanti. Il DMT(dimetiltriptammina) e la pinolina (o pinealina), sono tra questi i più potenti. Il DMT è una sostanza psicotropa esistente in natura che si può estrarre da diverse piante e gli effetti psichedelici di chi lo sperimenta hanno breve durata ma intensità elevata. Questo neurormone permette il distacco dall’ego, l’espansione della coscienza e l’interazione con altre dimensioni. Studi condotti negli anni ’50 sullo sciamanesimo rivelano che nel corpo di presunti mistici sono state osservate concentrazioni pressochè costanti di questo neurotrasmettitore mentre nelle persone comuni il suo rilascio è occasionale ed esclusivamente notturno. Attualmente è un composto classificato nella categoria 1 negli Stati Uniti. Questa è la classificazione riservata alle sostanze prive di applicazioni mediche note, alla quale è scampata anche la cocaina. Il DMT è stato inserito in questa categoria senza che venisse presentata alcuna prova scientifica pro o contro il suo utilizzo.
La pinolina è un ormone prodotto dalla trasformazione della melatonina e concorre all’induzione della fase REM del sonno, al processo che da luogo ai sogni lucidi e alle esperienze extracorporee. In sostanza, libera l’accesso alla coscienza mentre sognamo superando i filtri della mente. La nostra necessità di “ricaricarci” in dimensioni più elevate durante il sonno profondo è quindi gestita da specifici ormoni pineali. È dunque possibile giungere a questo stato in modo autonomo e cosciente per interagire non-localmente con la materia e la percezione di altri individui (si ricorda l’esperimento di Aspect del 1982)?
L’utilizzo di droghe, reperite casualmente in natura, che favoriscono un’iperattività pinealinica, ha da sempre interessato l’uomo e influenzato tutte le religioni, non solo per la mera necessità di evasione, ma soprattutto per l’alterazione di coscienza che procuravano, una sorta di scorciatoia per congiungersi con il piano divino onnisciente e trarne vigore e saggezza. Gli antichi testi vedici, a cui si ispira il buddismo, sono stati scritti da saggi che utilizzavano il soma (parente della ayahuasca e ricco di DMT) per mantenere il contatto con la spiritualità e i propri poteri.

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